Scuola di Educazione Cinofila "l'Orma Del Cane"

regole d'oro

Per avere un cane che sia equilibrato, sereno e in grado di non stressarsi durante la condivisione del tempo passato con lui, dovremmo osservare le seguenti regole.

Tali indicazione prendono spunto da comportamenti ancestrali, ovvero dai comportamenti che un cane avrebbe o seguirebbe vivendo con altri cani in natura facendo parte di un branco.

Per rendere la vita del nostro amico a quattro zampe la più semplice possibile non possiamo far altro che prendere spunto da quello che Madre Natura ha elaborato per migliaia di anni!

 

Il nostro cane dovrebbe mangiare dopo di noi.

 

In natura il Capobranco mangia per primo, quindi, se vogliamo essere il capobranco del nostro gruppo misto, ovvero colui che si prende cura del proprio amico a quattro zampe, sia fisicamente sia psicologicamente, dovremmo fare lo sforzo di rispettare le medesime regole.

 

Dobbiamo cercare di non far salire il nostro cane sul letto o sul divano.

 

In natura è il capobranco che dorme nel punto più alto, rialzato, ed è colui che ha la responsabilità del branco, dormire nel punto più alto significa tenere sempre un occhio aperto e permettere agli altri membri del gruppo di stare sereni e di riposare tranquillamente. Vivendo in un mondo urbano non possiamo pretendere che il nostro cane abbia la responsabilità di tutto ciò che lo circonda. Altrimenti avremo un cane molto stressato, fino ad avere patologie fisiche come frequente vomito e tachicardia. Dovremo essere noi ad occuparci di lui, quindi, noi riposeremo o dormiremo nel punto più in alto (letto o divano) prendendoci tutte le responsabilità della leadership.

 

Non dovremmo sorridere al nostro cane.

 

Sorridere, mostrando i denti, per il cane ha un significato totalmente diverso rispetto a quello degli umani. I cani si mostrano i denti fra loro quando si stanno sfidando, è un segno di aggressività, chiediamoci, quindi, cosa possa intendere, nella sua lingua, il cane quando Ci avviciniamo a lui ridendo.....

 

Spesso abbracciare, o chinarsi, sul proprio cane, non è indicato.

 

Il linguaggio posturale è affare diverso tra uomo e cane, quasi assente nell'uomo è invece importante nel cane. Chinarsi o abbracciare il cane può essere letto da parte dello stesso, come una forma di dominanza (due cani si abbracciano solo nell’atto di monta, reale o simulata, la ritualizzazione di tale avvenimento prende il significato di “dominio”), per cui potremmo addirittura avere una risposta aggressiva.

 

Evitiamo che il cane passi dalle porte prima di noi.

 

Permettere al cane di uscire prima di noi dal nostro appartamento o dalla nostra scala condominiale, significa dargli la responsabilità di controllare il territorio limitrofo. Questo tipo di atteggiamento, tipico del cane gerarchicamente più elevato, non è accettabile poiché dovremmo essere noi i capogruppo del nostro branco misto.  Dove per branco misto intendo il gruppo familiare composto da persone e cani.

 

Non dobbiamo lasciare tanti oggetti a disposizione del cane.

 

Gestire tanti oggetti, per il nostro amico a quattro zampe, è fonte di stress. Tra l'altro, come anche per i bambini, spesso capita che con tanti giochi a disposizione il piccolo non giochi con nessuno di questi. È consigliabile quindi, concedere un gioco, permettere di usarlo, e in seguito, una volta terminato il gioco, togliere l'oggetto in questione.

Meglio se decidiamo noi quando inizia e finisce il gioco.

E’ tollerabile lasciare un gioco quando il cane sta a casa da solo, possibilmente un gioco di attivazione mentale.

 

Evitiamo di utilizzare la forza.

 

Per avere una buona relazione è meglio gestire il nostro amico a quattro zampe psicologicamente e non fisicamente. Il cane potrebbe essere più forte di noi e sicuramente ha delle dotazioni di serie molto più sviluppate delle nostre, vedi i denti. Utilizzare mezzi coercitivi oltre ad essere crudele è anche stupido, perché crea solo sentimenti negativi nei confronti del padrone, spesso i cani che aggrediscono il padrone sono proprio cani maltrattati.

 

Sproniamo il comportamento e le attività specie specifiche.

 

Come l'uomo ha necessità di soddisfare le esigenze fisiche e mentali, così anche il cane ha la medesima necessità. Le attività specie specifiche gratificano il soddisfacimento fisiologico e psicologico del cane.

Ad esempio: sarà molto più soddisfacente per un Labrador tuffarsi in acqua per riportare un oggetto che fare la guardia ad un gregge di pecore. Al contrario per un maremmano è assolutamente più gratificante badare a un gregge che riportare un oggetto di qualsiasi forma esso possa essere. Dobbiamo quindi tener conto che quello che può essere piacevole per una razza di cani non può esserlo per un'altra.

Spronare un cane a lavorare sulla sua attitudine naturale lo renderà un cane felice.

 

Abituiamo il cane alla propria indipendenza.

 

Molte persone all'arrivo del cucciolo si concedono dei giorni di ferie, per dedicarsi totalmente al nuovo arrivato. Tale atteggiamento può essere fortemente fuorviante: il cucciolo prenderà l'abitudine a non rimanere da solo, penserà che nel nuovo ambiente c’è sempre qualcuno con lui. Quando i giorni di ferie saranno terminati, il cucciolo dovrà affrontare una nuova situazione, ben diversa. E’ consigliabile quindi, far abituare, fin da subito il cucciolo a momenti, minuti, ore, in cui rimarrà da solo, gradualmente e magari associando la solitudine a qualcosa di positivo, facendogli comprendere che non succede niente di male.

 

Impariamo ad ignorare il cane.

 

Spesso e volentieri, anche in maniera a noi non consapevole, il cane tende a gestirci, venendoci vicino, facendosi coccolare, a sua richiesta e discrezione. Ignorare il cane, non permettendo questa tipologia di comportamento, corrisponde a rimetterlo nel gradino gerarchico che gli compete, permettendoci di avere una giusta relazione con lui.

 

l'Orma del Cane

del dott. Luigi Fabbrini

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